24 dicembre, 2021

NATALE

Natale s. m. - 1 Impegnativa festa di ricongiungimento familiare che prevede un rigido codice morale: sospensione delle recriminazioni (quantomeno non reciprocare chi non può fare a meno di recriminare), scambio di regali a caso o di regali concordati, mangiare fino a star male. Nel tentativo di evitare delusioni precoci, gli adulti consigliano ai bambini di ordinare i regali a Babbo Natale. La Magia a questo punto è già in crisi. Il colpo di grazia glielo dà il momento in cui gli adulti dicono ai bambini che i regali in più, oltre a quelli ordinati personalmente tramite la letterina, li ha portati il Babbo Natale di questo o quello. Disperata strategia nel tentativo di rendere riconoscenti i bambini verso i parenti altrimenti insignificanti. Babbo Natale, così facendo, viene percepito come un personaggio strano e confuso che non sta in piedi. La sua immagine sembra evanescente come le immagini nella foto di Ritorno al Futuro dopo che Marty ha interferito con la storia. E non sembra conoscere davvero i bambini, altrimenti saprebbe cosa regalare loro. In fondo il regalo dovrebbe essere questo: un dono pensato per l'Altro, dopo che l'Altro lo hai conosciuto e, almeno un pochino, lo hai avuto nel cuore. Un simbolo, un semino, dunque, di cura e non un gesto a caso. Ma nessuno si conosce davvero, né ha piacere di regalare ad altri, che potrebbero non ricambiare, qualcosa che potrebbe innanzitutto comprare per sé stesso, così si riduce tutto ad una fredda transazione economicamente equa. Si recita una parte e si passa oltre. La festa dell'ipocrisia, dell'avidità, della mancanza. Manca tutto ciò che conta, la magia delle magie: la cura. Persino chi cucina bene e sembrerebbe mettere cura in ciò che fa si rivela passivo-aggressivo, spingendo gli ospiti, con sottili ricatti morali, a mangiare fino a scoppiare. - 2 La festa che celebra la coazione a ripetere. - 3 raro: celebrazione della ricerca di spiritualità, ovvero di ciò che eleva l'essere umano dalla bestiaccia che c'è in lui. Occasione di intimo raccoglimento o sentita condivisione, di cura di sé e dell'Altro secondo le proprie possibilità.

Vi auguro un Natale nella sua (mia) accezione più rara!
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