[A V.
D. con affetto. Le cose dei grandi sono spesso complicate. Scusa se
sono scomparsa all'improvviso].
Valentino
è un bambino come tanti.
Ha
una mamma, un papà, dei nonni, degli zii e dei cuginetti. Ha pure un
gatto.
E,
da quando la mamma è tornata a lavorare e lui aveva undici mesi, ha
anche una Tata!
La
sua Tata arriva presto al mattino, gli prepara la colazione, lo lava,
lo cambia, lo veste, gioca con lui, lo porta al parco delle caprette
o dei Cedri dove spesso fanno la nanna del mattino, gli prepara la
pappa e il pomeriggio lo addormenta nel lettino.
Le
loro giornate scorrono serene. Insieme si divertono un sacco: quando
piove o non possono uscire, smontano spesso il divano della sala
trasformandolo in scivolo da cui rotolare o montagna su cui
arrampicare e persino in camino da cui scendere come Babbo Natale;
insieme fanno un gran disordine: lanciano palline ovunque, ballano,
si travestono, costruiscono macchine e barche ma poi rimettono tutto
a posto dopo fantasiose contrattazioni; dipingono con le mani e
attrezzi improvvisati e, una volta fuori, giocano col fango, danno da
mangiare alle caprette, e vanno dagli altri bambini...
Valentino
vuole bene alla sua Tata.
E
la Tata vuole bene a Valentino.
I
giorni passano e così i mesi e Vale e la Tata vanno proprio
d'accordo.
Affrontano
insieme le gioie e le difficoltà dello stare insieme e con gli
altri, le scoperte, i cambiamenti e gli imprevisti...
Ma,
a proposito di imprevisti: un venerdì pomeriggio di un febbraio
soleggiato, mentre lui dormiva con il gatto sopra la pancia e la
nonna in salotto e probabilmente proprio dopo essersi data il cambio
con la nonna, la Tata di Valentino è scomparsa!!!
Ma,
come?!?!?!?!
Eppure
Valentino era stato molto attento a non perderla di vista e a non
dimenticarsela mai.
La
teneva sempre nel suo cuore! L'unico posto davvero sicuro in cui è
impossibile perdere le persone. Quello che Vale ha dovuto imparare
presto è che lì dentro le persone non ci stanno tutte intere ma
solo in piccole parti, le più preziose e importanti, e solo in forma
di essenza: di affetto, di amore, di ricordi, di calore...tutto ciò
che di sé può essere realmente lasciato agli altri.
E
da bimbo sensibile quale è, in quei mesi e anni, Valentino aveva
registrato ogni singola vibrazione emotiva che circolava tra gli
adulti di casa, raccontando, con piccoli gesti significativi, che per
lui andava tutto bene, che era tutto a posto, ora alla mamma, ora
alla nonna, molto premurose ma anche un po' apprensive, (il primo
figlio, il primo nipotino), ora alla Tata, così emotiva e sensibile.
Valentino
aveva pure intuito che nei giorni precedenti la scomparsa, la Tata
era un po'...come dire...pensierosa, ma non aveva idea che ciò
avrebbe potuto distrarla fino al punto di perdersi lungo la strada!
Cosa
poteva fare adesso?
'Ma
dove sarà finita?', si chiedeva tra sé e sé.
'Forse
si è persa su per le scale del palazzo e non trova più il piano
giusto! Alla Tata piace salire a piedi', pensa...e ricorda che,
spesso, di ritorno dal parco, salivano insieme i 5 piani per arrivare
al suo appartamento, giocando a pallone ai vari pianerottoli...
'Ma
no, è impossibile...ormai è una vita che fa la stessa
strada...praticamente 2anni! Dunque non può essersi persa...Che
abbia trovato allora qualche altro bambino più simpatico a cui fare
da tata?! Non ci credo, si divertiva sinceramente a giocare con
me...'.
Da
qualche parte...forse nella pancia...forse nel suo stesso cuoricino
in cui custodiva le cose preziose, qualcosa ha cominciato a vibrare
dentro a Valentino e, quasi subito, un magoncino a salire...
Chissà
se poi quel magoncino è uscito o se è rimasto lì, a metà
strada...come una specie di nodino, qualcosa da sciogliere non subito
ma un giorno, più avanti, quando sarà grande...
A
pensarci bene, Valentino sapeva cosa poteva essere successo. Sono
quelle cose...come si chiamano...quelle famose 'Questioni da adulti'
che non hanno troppe spiegazioni. Questioni in cui i bambini non
c'entrano proprio e per le quali essi non possono fare niente perché
talvolta gli adulti sono davvero diversi dai piccoli, più complicati
e incomprensibili per certi versi. D'altronde hanno davvero tante
cose a cui devono pensare e non possono proprio essere perfetti in
tutto quello che fanno. E di fronte a queste questioni bisogna
proprio accettarli così come sono perché nonostante tutte le cose
incredibili che sanno fare, i grandi sono duri a cambiare!
I
bambini invece, nonostante i capricci e le fatiche, non fanno altro
che cambiare e hanno un dono prezioso: afferrano precisamente le
emozioni e per questa ragione sanno quando possono affidarsi e
fidarsi ma lo comunicano come possono. I bambini poi sanno mettersi
in discussione e sanno ascoltare! Mentre gli adulti, diventando tali,
se non stanno attenti, perdono un po' tutte queste capacità.
Ed
è successo così che quei pasticcioni degli adulti abbiano deciso
di rompere un equilibrio prezioso, solido, duraturo ma estremamente
delicato per incompatibilità di carattere. Purtroppo quella fu proprio una rottura secca e netta, PATATRACK!, di quelle
che succedono solo agli adulti perché più rigidi che da piccoli
quando si è elastici e le ferite rimarginano sempre meglio.
E
così fu che la Tata scomparve dalle giornate di Valentino senza
salutare.
Ma
se guardiamo bene, questa Tata è ancora presente prima di tutto nel
cuore di Vale e nella sua memoria profonda e poi nel mondo in cui,
chissà, magari succederà di rincontrarsi per caso dalla gelateria
Wanda o in un negozio di giocattoli, dove ci siamo conosciuti...
E
anche Valentino è sempre nel cuore della sua Tata. Sempre. Insieme a
tutti i bimbi con cui in questi anni essa ha viaggiato e con cui
continua a viaggiare.
E
questo non lo può cambiare niente e nessuno.
Perché
il cuore è il custode di tutte le cose preziose che non andranno mai
perse.
Insomma...crescere
è faticoso per tutti, nessuno è perfetto, esistono gli imprevisti e
non è proprio possibile avere tutto sotto controllo. A volte ci si
incontra, si viaggia insieme per un po', a volte ci si allontana,
anche bruscamente...si dice che ci si perda...ma in realtà siamo
solo impegnati nel nostro viaggio tutto speciale e portiamo con noi
l'essenza di ogni nostro incontro: la vita è una scoperta continua
di noi stessi e degli altri.
Buon
viaggio piccolo grande Valentino.
Buon
viaggio Tata Vivy.
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