Una estate complicata. Probabilmente non avrebbe potuto andare meglio di così mentre avrebbe potuto andare molto peggio. Quindi sono fortunata.
Fortunata o meno, io mi ritenevo ormai fuori pericolo. Invece...
Il più è capire se il pericolo arriva da fuori o da dentro di me. Se semplicemente questo luogo di maltrattamenti passati risveglia tutte le mie cicatrici oppure se subisco ancora maltrattamenti nel presente. Forse sono entrambe le cose.
Il fatto è che, quando sono andata via l'ultima volta, ho chiuso i ponti con tutti nella speranza di diventare realmente una estranea a tutto e a tutti e di perdere i ricordi, come se il tempo e l'estraneità potessero cancellare le impronte. Invece cazzo mi ricordo ancora troppo. E ogni volta che vado è un tuffo nel passato. Un incubo, perché la familiarità con quei luoghi non si è ridotta a sufficienza e risveglia le emozioni di allora e mi fa sentire come si sentiva la me del passato, come se, scomparendo la distanza fisica, scomparisse anche quella emotiva e nulla potesse più proteggermi dal male. Ogni volta che vengo qui è un viaggio nel tempo. Per questo è così insopportabile.
Allora penso a te. Anzi, sei tu che mi torni in mente prepotentemente quando meno me lo aspetto. Ma qui mi manca l'aria, non posso parlare. Così, quando tutti dormono, nella solitudine e nel silenzio irreale, esco finalmente a respirare.
"sarà la notte magica o forse l'emozione
Io mi ritrovo solo davanti al tuo portone...
Ci vorrebbe un amico... per dimenticare il male"
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