17 giugno, 2024

SPARGERE LE CENERI

Di nuovo qui. Dopo aver sparso legalmente le ceneri di mia madre insieme ad altre persone estranee su un battello che doveva sbrigare questa noia il prima possibile. 

Siamo partiti a busso, veloci come il vento e tra gli spruzzi. Forse volevano aiutarci a mimetizzare le lacrime e distrarci gli uni dagli altri nello sforzo di mantenerci seduti ognuno al proprio posto, anziché ammassati gli uni sopra agli altri a causa dell'inerzia dei nostri corpi. 

Abbiamo buttato le ceneri in fila, le une sopra le altre -mia madre avrebbe avuto da ridire- ma c'era corrente e forse si sono schivati. 

Però c'era anche vento e mia madre si è parzialmente spiaccicata sulla poppa della barca. Forse era l'unica lì sopra e da lì c'era una vista magnifica verso la sua spiaggia preferita. 

Poi si è tuffata e ha nuotato con mia nonna che in realtà era un delfino prima di diventare mia nonna e quindi anche mia madre era un delfino e ora nuotano e si tuffano felicemente nel loro mare preferito. 

Io spero di non venire mai sparsa là perché dev'esserci stato un equivoco al momento della scelta, non sono un delfino e potrei litigare con tutto l'aldilà per l'eternità.

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