13 settembre, 2019

PARTICOLARI

Un artista dipinge un disegno ma non ne rimane soddisfatto. Normalmente lo butterebbe ma, questa volta, decide di fare una cosa diversa dal suo consueto, qualcosa di meno assoluto: trasformare anziché distruggere.

Così taglia in tanti parti il disegno e lo mette via in una busta per proteggerlo dalle proprie pulsioni.

Tempo dopo, a freddo, lo ritrova e decide di soffermarsi su quelli che sostanzialmente non sono altro che dei particolari di quel suo disegno originale ormai irriconoscibile.

E succede una cosa: alcuni di quei particolari, inaspettatamente, gli piacciono moltissimo! Altri meno... ma scopre che a seconda del momento in cui li guarda, gli stessi particolari suscitano in lui emozioni differenti.

Ancora però non sa cosa farne di quel disegno. A volte lo porta con sé, perché contemplarlo e scoprire cosa prova non gli basta: vuole condividerlo con qualcuno.

Scopre così che l'altro, con la sua diversità, lo completa e con sorpresa quel disegno trova il suo scopo: partecipa ad un corso di psicomotricità in qualità di omaggio agli allievi che hanno appena fatto una seduta proprio con la pittura.

Ogni allievo del corso viene invitato a prendere un particolare del disegno dell'artista con la consegna di farne quello che desidera: buttarlo o trasformarlo.

Il particolare nel frattempo si è arricchito di un messaggio sul retro: 
'Nei particolari è contenuta la nostra unicità... ma è con l'altro che ci completiamo'.

L'artista è infatti cresciuto durante il percorso fatto da solo e insieme agli altri e si è reso conto, osservando quei pezzetti del suo disegno nel tempo, che egli stesso -e così ogni persona che incontra- è fatto di tanti particolari: alcuni gli piacciono e altri no, oppure piacciono ad altri e, nel bene e nel male, sono proprio quei particolari a renderlo e a rendere ogni singola persona speciale e unica. 

Capisce così che il valore è sempre relativo, che non vale la pena ragionare per assoluti, che solo nell'incontro e nel confronto con gli altri ci si completa e che si cresce integrando nuovi particolari e nuovi punti di vista.


Disegno di Olivya Blogger con contributi speciali di altri partecipanti:
il disegno è stato fatto su un foglio molto grande su cui hanno disegnato in tanti contemporaneamente. Ad un certo punto, il gioco si è impossessato dei partecipanti che hanno cominciato a dipingere il proprio corpo e quello dei compagni e a rotolarsi sul foglio. Hanno quindi sporcato dappertutto tranne quel particolare: quando arrivavano lì nei paraggi, spontaneamente deviavano per andare a pasticciare altrove, o aggiungevano un prezioso particolare. Il risultato finale è persino più bello dell'originale.
E' proprio vero che nei particolari è contenuta la nostra unicità e che è con gli altri che ci completiamo.


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