26 marzo, 2020

I MOSTRI SON TORNATI - PREMESSA

Quando si sta male può essere molto difficile reagire. Al fine di sentirmi protagonista attiva, anziché vittima impotente, della sequenza negativa di eventi che mi stanno capitando, ho deciso di rimettermi a scrivere. Mi sento provata nel fisico e nella mente e se dovessi dare ascolto al mio umore, mi dissocerei dalla realtà. Così rieccomi qui, a scrivere per sopravvivere, con poche pretese, utilizzando le briciole delle mie energie.

Basterebbe scrivere il semplice elenco degli eventi oggettivi, così come si sono susseguiti, per sfogarmi, fare immaginare il dolore, la sofferenza, la tristezza che sto vivendo e che mi stanno provando e sperare in un po' di comprensione. Aggiungendo i carichi emotivi, le molestie morali (difficilmente percepibili da altri che non siano le vittime), i tormenti, i maltrattamenti, l'abbandono, la solitudine, la disumanità incontrate, diverrebbe un racconto straziante e dai più poco accettato. 

Succede così infatti: che troppo spesso non si crede a ciò che capita agli altri, a meno che non ci si sia appena passati e che gli eventi vissuti non ci siano capitati esattamente uguali. Condizioni impossibili a realizzarsi tutte insieme, evidentemente. La vita è sempre una sfida. Ognuno ha la sua che non è uguale a quella di nessuno. Più spesso quindi ci troviamo ad archiviare il dolore degli altri come qualcosa di poco credibile, che capita a chi non sa reagire, a chi non è forte, a chi, insomma, fa sì che gli succedano queste cose. Noi sì che siamo più consapevoli, più intelligenti, più bravi, che abbiamo dei meriti perché veniamo da famiglie migliori. D'altronde i meriti si tramandano e acquisiscono per nascita oltre che per aver fatto qualcosa, ma senza tenere conto che fare qualcosa partendo da meno di niente dovrebbe valere più del fare la stessa cosa partendo dalle migliori condizioni possibili. Per questo non ci capita quello che succede agli altri. Perché noi siamo migliori.

Ovviamente sto traducendo il sentimento che spesso capita di provare agli esseri umani: la superiorità. A sostegno del proprio sentire, si accampano poi le più fantasiose motivazioni.

La realtà è diversa in base a come viene vissuta e percepita dalle diverse persone e va al di là di un semplice elenco. E' costituita da eventi oggettivi e vissuti soggettivi. Ognuno di noi ha un passato, un vissuto, degli strumenti diversi a seconda di dove è cresciuto, delle persone che ha incontrato e lo hanno formato. La realtà cambia anche di molto, in base a chi la sta vivendo. Se chiediamo in giro, ognuno di noi ha una percezione diversa degli stessi eventi, perché uno stesso evento impatta diversamente su ognuno di noi. E prima di distribuire colpe e meriti, bisogna valutare il peso diverso che ha quella stessa realtà a seconda di chi incontra. 
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