10 giugno, 2020

FILM INDIPENDENTI

Un figlio, se lo fai, resta. Ai miei non lo avevano detto! 

A volte le cose non vanno come ce le immaginiamo. Un amore, una amicizia... ma, se fai un figlio, dovrebbe passarti per l'anticamera del cervello che avrai degli impegni e delle responsabilità almeno per un certo tempo.

Eppure, sorpresa, qualcuno non solo proprio non se ne sente responsabile per nulla di quel figlio, ma riesce pure a sbolognarlo e a interessarsene solo per tormentarlo. Una specie di giochino su cui sperimentare il potere smisurato che ha un genitore.

Adesso, va bene essere distratti, ma totalmente coglioni no. E che cazzo.

I miei genitori sono entrambi coglioni purtroppo. Due su due. Vero che chi si somiglia si piglia: due imbecilli privi di senso della realtà, preoccupati solo di apparire... non si sa poi a chi dovrebbero interessare. Anche se una idea oggi me la sono fatta.

Eppure si svegliano ogni giorno convinti di avere dei diritti, una dignità e un valore. 

Ma sì, perché in realtà hanno preso la vita come un gioco dove le mosse sono puramente irrazionali e senza senso, tanto la realtà non esiste per loro. E' una cosa che inventano e adattano alle loro necessità, una cosa a metà strada tra una allucinazione e ad un film.

Così ho subìto due abbandoni importanti, sùbito all'inizio, e tanti abbandoni ripetuti e sistematici lungo tutta l'infanzia e l'adolescenza.

Mia madre, da madre, almeno ha provato a spiegarmi, un po' sbrigativamente, che non valevo niente per lei, che mio padre se ne era lavato le mani di me e così si sentiva in diritto di fare lei. Lo considerava un discorso sulle pari opportunità! Vedi, a volte, gli equivoci! 

Pazienza. 

Il fatto è che mi ha rotto il cazzo per tutta la vita quando le girava e senza fare la parte positiva che dovrebbe fare un genitore, indipendentemente da quello che fa l'altro! 

Macché. Il contatto corporeo con me la inorridiva, salvo venire a prendersi una cosa che assomigliava ad un abbraccio, credo, quando le pareva. Era sempre sotto forma di tormento e gioco sadico, una roba che nessun altro essere vivente avrebbe mai scambiato per affetto. Solo a lei pareva normale. Deve essere cresciuta su un altro pianeta.

E poi periodicamente raccontava di me al compagno di idiozia, mio padre, e lui le diceva di dirmi di chiamarlo. 

[Sconcerto, il mio!]

Così ho realizzato di aver vissuto un "Truman Show" di terza categoria.

Tutto ha senso se ambientato in un film, dove succedono le cose più incredibili perché ci sono gli effetti speciali. Così si spiegherebbe perché per loro è tutto così easy: sono attori che recitano un copione.

Io però devo essermi addormentata, perdendo qualche passaggio logico della storia che interpretano perché nella recita, da che ho memoria, non rendono le emozioni, sono mono espressivi e non si capisce un cazzo di quello che fanno.

Credo che sia andata così: un regista di ultimo livello ha dato loro la parte dei genitori in un film inizialmente di natura confusa, ibrida, mista tra romantico e dramma. Loro poi erano attori scarsi ma per questo economici... forse riciclati dal porno. Penso che il film sia stato un fiasco perché i miei genitori non sono riusciti ad interpretare la minima consapevolezza della loro genitorialità. Forse nessun regista ha spiegato loro che dopo aver fatto un figlio, per quanto in una finzione, avrebbero dovuto occuparsene poi. 

Invece nella storia un po' nevrotico/erotica e un po' dramma, ad un certo punto nasco io: lo spettatore è portato dunque ad immaginarsi un seguito a tre, mentre, improvvisamente, cambia la scena e si vedono solo loro due. Forse un colpo di scena! Loro dicono di fare i genitori ma non lo fanno. Il film si trasforma da pseudo Romantico a patetico Osceno. La trama si svuota, gli attori sembrano improvvisare una specie di delirio, ognuno per conto proprio. E lo spettatore rimane completamente spiazzato. Pure il figlio. Che cerca così di farsi adottare dallo spettatore ma senza successo.

Il film continua ed è sempre più avvincente per chi guarda perché è agghiacciante e, forse, in questo, meritevole di un premio per il coraggio a continuare a darsi da fare. E' assolutamente senza senso, di qualità talmente infima nella recitazione, nella scenografia, negli effetti speciali, da tenere incollati gli spettatori, curiosi di vedere la miseria fin dove può arrivare. Il regista forse è morto durante le riprese e il film ha continuato da solo.

Primo caso di film che vive di vita propria. Altri registi hanno provato a prendere in mano la regia ma hanno fatto solo un grandissimo casino. Il figlio si vedeva dentro allo schermo, ora che evitava di venire colpito per errore dai movimenti maldestri dei due genitori, ora con le manine e il visino appiccicato allo schermo invisibile a metà tra realtà e finzione. E' intrappolato lì, sul confine. Nè dentro, né fuori.

Poi è sparito. Ogni tanto ricompare per errore e i due lo usano come straccio per pulire e poi scompare di nuovo. Chissà che fine farà...

Che film di merda.
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