E'
passato più di un anno dall'ultimo nostro incontro e a quell'età si
cambia molto velocemente perché adesso i piccoli scossoni di
assestamento della vita lasciano il segno.
Alcune
cose non funzionano più tanto bene e, osservandola, mi accorgo che
la vecchiaia ha come esasperato certe caratteristiche della sua
personalità...come se si fosse inizialmente agganciata alle sue
debolezze per poi prendere posto lì, nella sua pigrizia mentale e
vivere della sua memoria.
In
questi giorni insieme inevitabilmente ho ricordato tanti episodi
della nostra vita. Ho provato tenerezza nei suoi confronti ma ho
sofferto ancora per tutto quello che significano certi suoi gesti
ormai solo meccanici.
Che
genitori saranno stati i tanti anziani abbandonati dai figli e perché
la società non si prende cura di loro? Perché è previsto dalla
legge che un genitore possa abbandonare un figlio e non dovergli più
niente, mentre un figlio, che non ha quasi ricordo di suo padre o sua
madre o che addirittura ha subito tormenti e maltrattamenti da loro,
debba occuparsi di loro dal momento che non sono più
autosufficienti?
Guardo
le sue mani oggi innocue che mi picchiavano ingiustamente e sono
felice della sensibilità e comprensione di cui sono capace.
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