Io sono
cresciuta secondo la logica della linearità. Questa logica
infantile, semplicistica e riduttiva propone di interpretare via via
la realtà sempre attraverso due categorie rigide di opposti, nel
tentativo di comprenderla e controllarla.
Una
parte considerevole delle mie difficoltà e incomprensioni sono
dovute a questa semplificazione che non tiene conto della complessità
della realtà e dell'essere umano.
Ho avuto
notevoli problemi a capire chi sono, ad accettarmi e ad accettare gli
altri per quello che sono.
Dopo
molta sofferenza e tanta fatica e grazie agli amici preziosi che
negli anni mi sono stati vicini, sto riuscendo a tenere insieme gli
opposti che appartengono a ognuno di noi migliorando le mie relazioni
con gli altri e con me stessa.
In un
certo senso ognuno di noi è fatto di tantissime parti a diverso
stadio di maturazione e consapevolezza, parti su cui si è lavorato
molto, solo un po' o per niente, per moltissime rispettabili ragioni.
Quando
riesco a vedere la realtà nella sua complessità, la vita è più
leggera e le difficoltà sono più affrontabili perché le cose non
sono solo giuste o sbagliate e le persone solo buone o cattive.
Non
esistono persone perfette ma parti perfette di persone.
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