28 luglio, 2017

VALENTINO E LO STRANO CASO DELLA TATA SCOMPARSA UN VENERDì POMERIGGIO.

[A V. D. con affetto. Le cose dei grandi sono spesso complicate. Scusa se sono scomparsa all'improvviso].

Valentino è un bambino come tanti.
Ha una mamma, un papà, dei nonni, degli zii e dei cuginetti. Ha pure un gatto.
E, da quando la mamma è tornata a lavorare e lui aveva undici mesi, ha anche una Tata!  

La sua Tata arriva presto al mattino, gli prepara la colazione, lo lava, lo cambia, lo veste, gioca con lui, lo porta al parco delle caprette o dei Cedri dove spesso fanno la nanna del mattino, gli prepara la pappa e il pomeriggio lo addormenta nel lettino. 

Le loro giornate scorrono serene. Insieme si divertono un sacco: quando piove o non possono uscire, smontano spesso il divano della sala trasformandolo in scivolo da cui rotolare o montagna su cui arrampicare e persino in camino da cui scendere come Babbo Natale; insieme fanno un gran disordine: lanciano palline ovunque, ballano, si travestono, costruiscono macchine e barche ma poi rimettono tutto a posto dopo fantasiose contrattazioni; dipingono con le mani e attrezzi improvvisati e, una volta fuori, giocano col fango, danno da mangiare alle caprette, e vanno dagli altri bambini...

Valentino vuole bene alla sua Tata.
E la Tata vuole bene a Valentino.

I giorni passano e così i mesi e Vale e la Tata vanno proprio d'accordo.
Affrontano insieme le gioie e le difficoltà dello stare insieme e con gli altri, le scoperte, i cambiamenti e gli imprevisti...

Ma, a proposito di imprevisti: un venerdì pomeriggio di un febbraio soleggiato, mentre lui dormiva con il gatto sopra la pancia e la nonna in salotto e probabilmente proprio dopo essersi data il cambio con la nonna, la Tata di Valentino è scomparsa!!!

Ma, come?!?!?!?!

Eppure Valentino era stato molto attento a non perderla di vista e a non dimenticarsela mai.
La teneva sempre nel suo cuore! L'unico posto davvero sicuro in cui è impossibile perdere le persone. Quello che Vale ha dovuto imparare presto è che lì dentro le persone non ci stanno tutte intere ma solo in piccole parti, le più preziose e importanti, e solo in forma di essenza: di affetto, di amore, di ricordi, di calore...tutto ciò che di sé può essere realmente lasciato agli altri.

E da bimbo sensibile quale è, in quei mesi e anni, Valentino aveva registrato ogni singola vibrazione emotiva che circolava tra gli adulti di casa, raccontando, con piccoli gesti significativi, che per lui andava tutto bene, che era tutto a posto, ora alla mamma, ora alla nonna, molto premurose ma anche un po' apprensive, (il primo figlio, il primo nipotino), ora alla Tata, così emotiva e sensibile.

Valentino aveva pure intuito che nei giorni precedenti la scomparsa, la Tata era un po'...come dire...pensierosa, ma non aveva idea che ciò avrebbe potuto distrarla fino al punto di perdersi lungo la strada!

Cosa poteva fare adesso?
'Ma dove sarà finita?', si chiedeva tra sé e sé.
'Forse si è persa su per le scale del palazzo e non trova più il piano giusto! Alla Tata piace salire a piedi', pensa...e ricorda che, spesso, di ritorno dal parco, salivano insieme i 5 piani per arrivare al suo appartamento, giocando a pallone ai vari pianerottoli...
'Ma no, è impossibile...ormai è una vita che fa la stessa strada...praticamente 2anni! Dunque non può essersi persa...Che abbia trovato allora qualche altro bambino più simpatico a cui fare da tata?! Non ci credo, si divertiva sinceramente a giocare con me...'.

Da qualche parte...forse nella pancia...forse nel suo stesso cuoricino in cui custodiva le cose preziose, qualcosa ha cominciato a vibrare dentro a Valentino e, quasi subito, un magoncino a salire...
Chissà se poi quel magoncino è uscito o se è rimasto lì, a metà strada...come una specie di nodino, qualcosa da sciogliere non subito ma un giorno, più avanti, quando sarà grande...

A pensarci bene, Valentino sapeva cosa poteva essere successo. Sono quelle cose...come si chiamano...quelle famose 'Questioni da adulti' che non hanno troppe spiegazioni. Questioni in cui i bambini non c'entrano proprio e per le quali essi non possono fare niente perché talvolta gli adulti sono davvero diversi dai piccoli, più complicati e incomprensibili per certi versi. D'altronde hanno davvero tante cose a cui devono pensare e non possono proprio essere perfetti in tutto quello che fanno. E di fronte a queste questioni bisogna proprio accettarli così come sono perché nonostante tutte le cose incredibili che sanno fare, i grandi sono duri a cambiare!  

I bambini invece, nonostante i capricci e le fatiche, non fanno altro che cambiare e hanno un dono prezioso: afferrano precisamente le emozioni e per questa ragione sanno quando possono affidarsi e fidarsi ma lo comunicano come possono. I bambini poi sanno mettersi in discussione e sanno ascoltare! Mentre gli adulti, diventando tali, se non stanno attenti, perdono un po' tutte queste capacità.

Ed è successo così che quei pasticcioni degli adulti abbiano deciso di rompere un equilibrio prezioso, solido, duraturo ma estremamente delicato per incompatibilità di carattere. Purtroppo quella fu proprio una rottura secca e netta, PATATRACK!, di quelle che succedono solo agli adulti perché più rigidi che da piccoli quando si è elastici e le ferite rimarginano sempre meglio.

E così fu che la Tata scomparve dalle giornate di Valentino senza salutare. 

Ma se guardiamo bene, questa Tata è ancora presente prima di tutto nel cuore di Vale e nella sua memoria profonda e poi nel mondo in cui, chissà, magari succederà di rincontrarsi per caso dalla gelateria Wanda o in un negozio di giocattoli, dove ci siamo conosciuti...
E anche Valentino è sempre nel cuore della sua Tata. Sempre. Insieme a tutti i bimbi con cui in questi anni essa ha viaggiato e con cui continua a viaggiare.
E questo non lo può cambiare niente e nessuno.
Perché il cuore è il custode di tutte le cose preziose che non andranno mai perse.

Insomma...crescere è faticoso per tutti, nessuno è perfetto, esistono gli imprevisti e non è proprio possibile avere tutto sotto controllo. A volte ci si incontra, si viaggia insieme per un po', a volte ci si allontana, anche bruscamente...si dice che ci si perda...ma in realtà siamo solo impegnati nel nostro viaggio tutto speciale e portiamo con noi l'essenza di ogni nostro incontro: la vita è una scoperta continua di noi stessi e degli altri.

Buon viaggio piccolo grande Valentino.
Buon viaggio Tata Vivy.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Nessun commento: