02 ottobre, 2017

THE OTHERS

Raggiungo gli amici direttamente al cinema. Mi hanno comprato il biglietto e lo hanno lasciato all'ingresso.

Quando arrivo, il gestore mi dice la lettera della fila e il numero di posto in cui sedere e mi fa entrare. Io mi calo nelle tenebre psichedeliche della sala e cerco di non inciampare, accecata ora dal buio, ora dalla luce alternate; il film è appena iniziato.

Prendo il corridoio più esterno a destra ed intercetto la fila giusta e, tutta soddisfatta, in un bagliore, mi sembra già di intravvedere sagome note. Comincio a far alzare alcune persone...'scusi, mi scusi, grazie...', sono quasi arrivata...solo che tra me e gli altri c'è di mezzo il corridoio centrale. Qualcuno comincia a lamentarsi...

Dopo aver ribaltato tutto il cinema, mi siedo. Sono in mezzo alla fila, a metà tra amici ed altri sconosciuti; finalmente mi rilasso e concentro.

Entro nel film; tesa come una corda di violino e completamente immedesimata nella scena, sento che dentro di me qualcosa non va...l'angoscia sale, è incontenibile: 'AAAAAAAAAAAAAAAAAH!', grido a squarciagola e mi attacco al braccio estraneo che mi è accanto. La vecchia ha aperto l'anta dell'armadio!

All'uscita, gli amici ridono ancora, gli altri mi guardano allucinati...

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