
Così capita di leggere di una iniziativa un po' diversa dal solito, di parlare con qualcuno in modo spontaneo e unico, di toccarsi per sbaglio per una frazione impercettibile pelle su pelle...e questa esperienza produce una scossa, una spinta e si intravede un movimento laddove pensavi fosse tutto immobile, stagnante e in decadimento...
Quando succede questo, è un attimo che risalgano da dentro di noi tronfie bollicine di vitalità, di creatività, di sogni, di fantasie, echi di cose dimenticate e assopite.
A me è successo proprio questo di recente. Poco tempo fa ho avuto un breve, insolito confronto in cui ho involontariamente ragionato su chi sono e cosa voglio: sono stata invitata a farne un progetto...e da allora qualcosa dentro di me si è smosso. Le mie fantasie un po' alla volta si sono affacciate alla mia consapevolezza e, pure adesso, nonostante gli imprevisti e le difficoltà, stanno lì e mi guardano come se avessi fatto loro una promessa.
Sembrano come il sole quando il cielo è cosparso di nuvole: timide e curiose...si mostrano belle e piene di calore ma possono venire nascoste di nuovo, all'improvviso. Anche quando tutto torna grigio, per un po' non puoi più fare a meno di guardare verso di loro...ma alla lunga si corre il rischio di rinunciarci per fatica, per paura della delusione e dell'attesa. Sarebbe bello acchiapparle subito insieme all'introverso sole primaverile e tenersele strette, con tenacia! Invece ci vuole costanza, pazienza e tanta fiducia...
Almeno in questo, la stagione aiuta!
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