C'è chi invecchiando rimane fedele a sé stesso, al proprio aspetto, solo cede un po' o si indurisce, fa le pieghe e s'ingrigisce...
E poi c'è chi, come me, invecchiando sembra come buttar fuori sua madre e sua nonna dalle pieghe della pelle.
Quelle due paion proprio emergere da dentro di me e deformarmi a loro immagine!
Sarà forse l'ultima prova prima del distacco definitivo?
Sì, una tremenda prova del nove: riuscire a sopportare, senza impazzire, l'allucinazione della vecchia generazione proiettata nello specchio ad ogni mio passaggio.
Dopo di che niente di loro potrà più spaventarmi davvero. Perché è solo apparenza, non c'è sostanza.
Sopravvissuta alla loro rabbia proiettiva, alla loro incapacità affettiva, alle persecuzioni, alle umiliazioni, ai tormenti, ai dispiaceri; presa la distanza dai loro comportamenti, dalle loro aspettative, consapevole di essere altro da loro, ne ho neutralizzato l'influenza, sono in grado di riconoscere i loro pensieri dai miei e di scartarli prima di agire. Potrà mica spaventarmi una vaga somiglianza...
Devo solo ricordarmi che il processo è irreversibile, che non si può tornare indietro nella consapevolezza, nel profondo cambiamento, neppure dopo l'ennesimo spavento.
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1 commento:
un esempio per tutti. Un coraggio da leone, un abbraccio grande
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