Personalmente è come se avessi vissuto più di una pandemia nella mia vita.
Ho passato più volte lunghi periodi chiusa in casa per tutelarmi da un nemico invisibile ma reale quanto il coronavirus. La capacità di fare del male che è in ognuno di noi potrebbe assomigliare ad un virus: non la vedi, tutti potrebbero essere positivi per quanto asintomatici, non ha confini finché non li strutturi... e non sai quando l'hai incontrata finché non inizi a stare male.
Quindi sì, mi sono fatta diverse quarantene in vita mia, ogni volta che il mio corpo non sopportava più l'esposizione al male dell'altro, forse perché emotivamente fragile rispetto alla cattiveria, avendone vissuta tanta in infanzia e adolescenza.
A pensarci bene io adesso non ho paura del virus, che ho già preso, ma della cattiveria degli altri scatenata dalla loro angoscia e di cui non mi è mancata esperienza in questi due mesi di travagli. Ho paura dell'umanità, umanità che qualcuno aveva già assimilato per comportamento proprio a quella dei virus...
E voi invece? Di cosa avete paura? Com'è non essersi ammalati e non sapere come potrebbe essere passarci?
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1 commento:
Questo il mio post del 3 maggio, giorno precedente all'apertura delle gabbie
😂
Con parole diverse, abbiamo reso la stessa idea di pandemia💕
"cogito ergo sum..
Penso a quante epidemie individuali ho dovuto affrontare in tutti questi anni di mia vita, ma quando le vivi sulla tua pelle diventano inevitabilmente pandemie, prendono tutto il tuo mondo.
Ero poco più che preadolescente, quando il primo "virus" della malattia ha colpito la mia famiglia, all'epoca come ora, eravamo tutti impreparati, ma con amore e spirito di famiglia ne siamo "usciti", malconci, ma preparati a una qualsiasi ricaduta. E io nella mia giovane età ed inesperienza, sono stata "usata" come leva di forza a quel male bastardo e profondo che negli anni aveva avvolto il mio "congiunto". Ero piccola, ma non stupida, ne ho fatto tesoro per affrontare quello che da lì a poco sarebbe stato un altro e diverso "virus" da affrontare. La perdita di tutte le mie certezze materiali che mi avevano accompagnato dalla nascita. Amore e spirito di famiglia anche allora mi hanno salvata, ne siamo usciti, malconci ma preparati a una qualsiasi ricaduta.
Poi tanti anni felici e spensierati, nei quali sono riuscita a mettere le basi di quello che volevo diventasse il mio futuro la mia vita, senza mai dimenticare "il qui e ora", perché del domani non vi è certezza (dopo i virus, tutti lo capiscono).
Sposina felice ed innamorata, con un piccolo sogno da cullare fra le braccia, è arrivato il terzo "virus", anch'esso subdolo, latente ma che da anni tenevo d'occhio, la depressione.
Anni duri, bui, sempre con un filo di respiro ma mai senza speranza. Amore e spirito di famiglia, anche allora mi hanno salvata, ne siamo usciti, malconci ma preparati a una qualsiasi ricaduta.
L'entusiasmo, degli anni pieni di una donna, non lo ferma nessuno, e nuove esperienze lavorative all'orizzonte non mi hanno fermata, nemmeno a costo di rinunciare ad un posto sicuro.
Per me si vive sempre e solo una volta e ogni lasciata è persa. Ma non potevo prevedere la di lì a poco crisi mondiale, avallata dalla "normale" speculazione sulla vita altrui e mi sono trovata condannata ad una difficile scelta, o continuare a farmi sfruttare a discapito della mia salute o liberarmi da questa schiavitù in onore della mia salute. La seconda opzione è sempre stata nelle mie corde, senza salute anche il lavoro a poco serve. Ennesimo "virus", a casa, senza lavoro, ma stavolta con famiglia, mutuo, macchina e equitalia al seguito. Amore e spirito di famiglia, anche allora mi hanno salvata, ne siamo usciti, malconci ma preparati a una qualsiasi ricaduta.... Ecco tutto questo per dirmi che, cambiano i tempi, cambiano le dinamiche ma la costante AMORE e SPIRITO DI FAMIGLIA salva sempre, e ci salverà anche dal Covid19, perché se dalla vita abbiamo tratto insegnamenti e non batoste, il vaccino si è già creato in noi.
Pronta a qualsiasi fase del virus e della vita. ♥️"
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