06 marzo, 2021

RIPRODUZIONE ED EVOLUZIONE

L'innamoramento, la nascita di un sogno, l'idea per un progetto hanno il potere di illuminarci dentro a giorno, come se si accendessero per un attimo contemporaneamente tutte le luci del mondo necessarie a vincere il buio dell'Universo. Il consumo energetico è al massimo, perciò questa condizione dura poco. Ma è la spinta iniziale che serve ad avviare e poi compiere le grandi imprese: amare, superare ostacoli ai nostri sogni e credere in progetti altrimenti impossibili, rischiando persino delusioni che mai e poi mai, in condizioni normali, oseremmo anche solo immaginarci di poter sopportare. 

In quei momenti siamo come sotto effetto di stupefacenti, come se tornassimo adolescenti, infiammabili e incapaci di valutare più di tanto le conseguenze delle nostre azioni.

E' come se fossero stati progettati dei pulsanti nel cervello che si premono con un'emozione, una sensazione, un pensiero speciali, per darci una carica aggiuntiva di coraggio e determinazione tali da permetterci di rivoluzionarci, di trasformarci, di crescere e cambiare.

Processi necessari all'evoluzione. 

Talvolta però, questo meccanismo si inceppa perché, un attimo prima di premere il pulsante, siamo portati a prefigurarci la possibile sconfitta, il possibile fallimento, il disastro, la noia. E si rimane fermi sul posto o, peggio, si regredisce a stadi energetici bassi, bassissimi e che ci consentono a malapena di rimanere nella nostra zona di comfort. Dopo una eccessiva permanenza nella zona di comfort, subentra l'atrofizzazione cerebrale e la morte della nostra parte più vitale. Insomma, ci trasformiamo in zombi, dipendenti dal solito copione. Una premorte, l'anticamera di quella definitiva che sopraggiunge quasi sempre come una liberazione. 

Si sa che nel realizzare i sogni si procede per prove ed errori. Il rischio di fallire va messo in conto, senza scoraggiarsi alle prime occasioni.

Bisogna poi saper trasformare, far evolvere l'energia della spinta iniziale, destinata a consumarsi in fretta, in una fiamma controllata e durevole. Un'arte. Forse l'arte più nobile e complessa che un essere umano possa sviluppare. E, quando ci riesce, certamente ha raggiunto l'obiettivo più evoluto della propria esistenza e contribuisce, nel suo piccolo, all'evoluzione della nostra specie.

Ma non ci riesce quasi nessuno, infatti viviamo in un mondo di vigliacchi, frustrati, infelici e incazzati. Come l'Ignorante che Puzza e tutta la sua orribile famiglia, fermo con ostinazione a qualche stadio superato dell'evoluzione.

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