07 dicembre, 2020

FINALE 1 - COS'HO DIMENTICATO?

[Leggi prima: Storia a bivi]

I paesani sono pronti, hanno un piano: attendere la notte, muovere tutti insieme e addentrarsi nel bosco a cercare l'Uomo Selvatico. Sono tutti armati di rimostranze e richieste di cambiamenti. Ed essendo buio presto, sperano non faranno troppo tardi.

La tensione è alta ma l'unione fa la forza ed esorcizza l'angoscia. Era un sacco poi che non facevano qualcosa tutti insieme, che non avevano un progetto comune. Ritrovarsi in tanti, anche solo visivamente, scalda il cuore.

Essendo autunno inoltrato fa un freddo porco: è dunque probabile che l'Uomo Selvatico sia rintanato in casa e i paesani contano sul suo intorpidimento. 

Così si incamminano tutti imbacuccati, la tensione muove l'adrenalina e lo spirito di unione tiene alto l'umore. Risalire il bosco è faticoso e il silenzio è rotto soltanto da scrocchi di sterpi e da respiri affannosi.

Il freddo avvolge e risveglia alcuni sensi: gli occhi gelati sembrano vedere più nitido, il naso pare meglio percepire gli odori e più distinti, così come si accorge dell'aria quando passa dalle narici. Le orecchie sono pronte a cogliere presenze, come un cinghiale che si allontana grugnendo o un ruscello che scorre. 

Pian piano, passo dopo passo, metro dopo metro, il cameratismo scivola in convivialità e la compagnia si rilassa. A coppie, a piccoli gruppi, si inizia a parlare. Il tempo scorre via veloce e il sentimento muta.

Si scorda sempre qualcosa a casa o in macchina. E c'è sempre un momento in cui lo si realizza.

Ad un certo punto, quasi contemporaneamente, tutti si accorgono di una cosa che manca: la motivazione a proseguire. 

Si sa che gli uomini di oggi sono volubili e individualisti. Mentalmente pigri e incapaci di perseguire un obiettivo comune. Affetti da perdite frequenti di motivazione.

In questo caso invece, la motivazione iniziale non era andata perduta. Era rimasta al parcheggio, appoggiata alla macchina, sostituita da una più forte, nel momento stesso in cui tutti si sono trovati. Lo stare insieme ha assunto una motivazione propria. Come quando, prima dei cellulari ci si trovava in piazza e, aspettando che tutti arrivassero, si faceva serata in piedi, lì dove si era.

Comunque oggi è andata così, il bello di ritrovarsi e stare insieme ha fatto dimenticare la frustrazione delle incomprensioni quotidiane. Chissà, magari domani verrà in mente qualche nuova soluzione.

[Ascolta: Instant Kharma, John Lennon]

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------[Questo racconto è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono il prodotto della fantasia dell'autore oppure sono usati in chiave romanzesca. Ogni somiglianza con fatti o luoghi o persone esistenti o esistite è puramente casuale].

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