02 settembre, 2017

A SCUOLA DI FAMIGLIA

Suona il telefono.

"Pronto?"

"Ciao carina, sono la nonna".

" ...mi dispiace ma hai sbagliato numero perché la mia nonna è di là in cucina".

"Infatti, sono l'altra nonna!".

Io rimango interdetta; cerco nella mia testolina confusa il senso di quelle parole ma non lo trovo e, dopo aver argomentato qualcosa un po' in difficoltà per l'insistenza, educatamente saluto e butto giù.

Mia nonna, quella in cucina, non aveva sentito bene dall'altra stanza e mi chiede chi fosse stato al telefono, "nessuno" dico io, ma allora cosa avevo da parlare tanto, "perché aveva sbagliato ma non ci credeva. Pensa, era una che diceva di essere mia nonna!".

E la era: ovviamente, la nonna paterna. Ma in casa mia non si parlava molto e la realtà era frammentata.

Dopo aver afferrato della nonna, con grande emozione realizzo di avere una sorella e lo dico orgogliosa in giro anche se non l'ho mai vista.

Un giorno, all'uscita da scuola mi prende mia nonna e una mia compagna mi chiede: "Ma è vero che hai una sorella?".

Contemporaneamente io e mia nonna rispondiamo: "Sì", "No" e immediatamente ci correggiamo cercando reciproca complicità, "No", "Sì"...

La mia compagna rimane interdetta.

"Sì...da parte di padre".

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