06 settembre, 2017

ADESSO POTREI SPIEGARTELO!

Avevo 6 anni. Ero con mia madre a casa della vicina nell’appartamento al piano di sopra. Le raccomandazioni erano maniacali, non toccare, non muoverti, non fare nulla, non chiedere. Era sempre nervosa.
Mentre parla con la signora, io vengo intrattenuta dal figlio di lei che suonava il contrabbasso. Nonostante fosse stato lui ad interessarsi a me, vengo richiamata per paura che potessi disturbare e più probabilmente che potessi divertirmi. Così torno da loro e resto immobile.
Mi scappa la pipì. Ma non è educato andare in bagno a casa degli altri così vengo invitata a resistere il tempo di tornare a casa nostra. Il commiato non arriva mai.
Insisto e la signora mi accompagna gentilmente in bagno mentre incrocio lo sguardo di mia madre che mi fulmina e mi sussurra al limite della sopportazione: “Ma non potevi aspettare di scendere?!”.
Un attimo prima di arrivare al water, per la tensione, me la faccio addosso.
Una furia mi travolge e scuote come per far uscire qualcos’altro da dentro di me: “PERCHE’ L’HAI FATTO???? Sei una maledetta! Mi fai solo vergognare! Raccogli le tue mutande piene di piscio perché mi fanno schifo, tu mi fai schifo e quando arriviamo giù facciamo i conti”.

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