Ha tre anni, è il più piccolo del gruppo ed è inibito dalla grande confusione che fanno tutti gli altri. Vorrebbe uscire, così è troppo, non ha ancora scoperto certe parti di sé stesso.
Un giorno, mentre gironzola un po' spaesato nella confusione degli altri scalmanati, qualcosa cattura la sua attenzione. Per lui e per me che lo osservo, nella stanza si spegne l'audio e tutto il resto si sfuoca.
Enea raccoglie una carta di caramella e inizia il suo viaggio come se una rotta precisa fosse disegnata sul pavimento.
Evidentemente protetto dagli Dei per il suo coraggio e la sua determinazione, evita i bambini volanti, ne scavalca pure di grossi distesi a terra e passa in mezzo ad altri ammucchiati, schiva senza preoccuparsene i materiali lanciati della seduta e arriva, miracolosamente illeso, al cestino.
Ormai sicuro, molla la carta e la osserva cadere. Questa per il vento apparente creato dal moto perpetuo degli altri, si sposta e si infila in uno stivale di adulto lì a fianco.
Senza fretta lui affonda tutto il braccio per recuperarla e stavolta la deposita sul fondo del cestino.
Poi sorride soddisfatto, si strofina le manine e torna nel gruppo un po' più grande.
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1 commento:
Una piccola perla, uno sguardo attento dalla parte dei bambini. Un sismografo precisissimo delle emozioni, capace di vedere e sentire dove noi non vediamo e sentiamo. Grazie di cuore di prenderci per mano per vedere anche noi
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