02 settembre, 2017

MANUALE D'USO PERVERSO E MANUTENZIONE DI UNA TATA

[Nel testo che segue faccio riferimento a SITUAZIONI LIMITE e le racconto con IRONIA per rendere l'idea di quanto la categoria venga bistrattata].

Come mestiere da qualche anno a questa parte ho scelto quello della tata in famiglia. Un ottimo osservatorio da cui studiare i bambini e le loro famiglie, motivo di interesse personale e argomento dei miei studi di psicomotricità relazionale.

A causa della mia sensibilità ed empatia e avendo sofferto molto nella mia infanzia, il mio punto di osservazione è sbilanciato e così lo è anche la mia partecipazione, evidentemente a favore dei bambini. Con l'esperienza, l'analisi personale e gli studi sono riuscita pian piano ad equilibrare la mia posizione e a provare empatia anche per le difficoltà dei genitori.
Diciamo che prima ero integralista del benessere del bambino, mentre adesso, volendo, riesco a tenere insieme quello di tutta la famiglia, compresi gli animali domestici.

Purtroppo di fronte a proposte arroganti, imbarazzanti e deprimenti, provo comunque rabbia e, nel tentativo di evitare l'autolesionistico sfanculaggio diretto, ho pensato di sfogarmi qui una volta per tutte per dare un po' di voce alla mia occasionale frustrazione e a quella di tutte le persone che come me spesso sono state messe di fronte a compromessi esasperanti o a ricatti sul lavoro in questo moderno e libero mercato degli schiavi.

Scrivo di seguito la sintesi dei miei sfoghi e di quelli di tutte le tate conosciute fino ad oggi.
Volendo questo può essere letto anche come una sorta di manuale d'uso e manutenzione del rapporto con la tata da cui prendere spunto.

Prima di tutto, cari genitori alla ricerca di una tata, dovete fare chiarezza dentro di voi circa la figura che state cercando e le vostre specifiche necessità. 

Nel caso frequente in cui il vostro bambino vi sta sulle palle e volete punirlo, potete pensare di occupare il tempo della tata con ogni genere di pulizia della casa e lavoro domestico. Ottimizzare è importante e la tv, lo smartphone e tutta la tecnologia del mondo facilmente reperibile penseranno ad occupare il bambino durante l'assenza della tata. In questo modo ci sarà coerenza con il vostro stile educativo e il vostro bambino potrà serenamente interiorizzare che, come a mamma e papà non frega niente di lui, così deve essere per il resto del mondo. Indubbiamente egli saprà aspettarsi indifferenza dal prossimo e solitudine e magari si adatterà a questa condizione occupando il minor spazio possibile oppure facendo ricorso a droghe nell'adolescenza permettendovi così di rinnegarlo finalmente, disperandovi per la croce che vi è capitata. Ma non preoccupatevi, ci sono quegli efficientissimi centri di riabilitazione e disintossicazione dove gli insegneranno ad essere produttivo per la società e vi solleveranno dal disagio di un figlio che in fondo non avreste mai voluto fare.

Se poi proprio lo odiate, perché non prendergli una perfetta tata vecchia maniera, magari straniera di qualche paese fermo agli anni 30 e possibilmente totalmente digiuna delle moderne conoscenze sui bambini, che si affida unicamente al ricevuto trapassato modello educativo autoritario e mai elaborato. Missione compiuta! Le probabilità di ottenere un perfetto bambino adattato saranno elevatissime e magari potrà divenire persino un serial killer di fama mondiale.

Se invece siete incastrati dal vostro datore di lavoro in compromessi sempre meno sostenibili perché non rifarvi sulla tata? Tormentandola qualsiasi cosa faccia, inviando messaggi paradossali dalla soluzione impossibile perché qualunque sua mossa non potrà che essere sbagliata? Questo dà grande soddisfazione e consente un po' di sollievo dalla frustrazione di vivere secondo le aspettative degli altri.

Se siete invece degli egocentrici, viziati, narcisisti, incapaci di affidarvi e fidarvi e bisognosi del controllo della vita degli altri come unica strategia di relazione, in una sorta di sommesso delirio di onnipotenza, perché non chiedere alla tata di sapere tutto di lei fin nei minimi dettagli, in uno slancio di incolmabile bisogno di possesso che trova le sue radici nel rapporto non soddisfacente con vostra madre?

Ma soprattutto perché non mettere la potenziale tata con le spalle al muro contrattando arrogantemente la sua miserabile tariffa? Questo è il giochino perverso preferito dalla maggior parte delle famiglie italiane quale che sia il reddito complessivo della coppia semplicemente perché è nell'uso comune il mercato delle vacche e di fronte a quello qualunque altra argomentazione è fallita in partenza. La perversione più gettonata in assoluto è il forfait, non importa se ti propongono un anno di lavoro o una settimana! Sempre di forfait ti parlano.

A quel punto, la tata è sconfitta nell'animo e se potesse si suiciderebbe. Il suo orgoglio si è impiccato, la sua autostima è crollata e non le restano che i meri bisogni di sopravvivenza attaccati al collo a supplicarla di non mandare a fanculo i suoi interlocutori. E non lo farà. E a quel punto, quando vedrete il vaffanculo scenderle giù per la gola, la tata sarà vostra. E accetterà la vostra offerta miserabile perché pure lei ha una vita, una famiglia, persino dei desideri. Ma con quella cifra miserabile non soddisferà nessuna di quelle cose...semplicemente tamponerà l'imminente catastrofe e tirerà a campare raccontandosi che è solo una condizione temporanea, placando momentaneamente la paura che, nella nostra cultura della colpa e della sofferenza, è un punto fermo. Paura di rimanere a mani vuote, paura di non farcela, paura di osare chiedere di più, perché sostanzialmente siamo isolati ognuno nella sua sofferenza e difficoltà in questa che sembra una democratica dittatura.

Fatte le dovute valutazioni e selezioni, quando finalmente la tata che fa al caso vostro (e non necessariamente a quello di vostro figlio) lavorerà per voi, se vi succederà di scoprirla sensibile, empatica, profonda e capace, potranno succedervi diverse cose tra cui una spiacevole: l'attaccamento morboso.

Ecco i sintomi: 

- Inizialmente percepirete il suo lavoro come ben svolto, serio, necessario;  

- poi gradualmente e sempre di più vi sentirete dipendenti da lei come da vostra madre quando eravate dei lattanti perché di questa qui ci si può proprio fidare e forse ne avete più bisogno voi di vostro figlio;  

- desidererete avidamente il suo affetto e la sua amicizia, sentimenti ed emozioni nuovi per voi abituati chi più chi meno ai surrogati dell'amore e adattati a realtà familiari e lavorative faticose, talvolta avvilenti; sentimenti ed emozioni che in pochi secondi si trasformeranno in brama di possesso. 

- infine farete la vostra proposta indecente, non necessariamente sessuale ma comunque inopportuna.

A quel punto lei vi respingerà e voi, fragili e bisognosi, esposti praticamente in mutande, di fronte al rifiuto di lei di diventare il vostro assoluto sostegno, potrete sempre odiarla con grande soddisfazione della vostra rabbia proiettiva. Non si può mica sopportare di trovarsi così, su due piedi, di fronte a sé stessi, alle proprie debolezze e all'immagine reale di ciò che si è e per la quale ci vorrebbero duecento anni di terapia per accettarla veramente.

Immediatamente proverete ribrezzo per voi stessi che confonderete per ribrezzo per lei e licenzierete l'ingrata dal suo patetico, vergognoso contratto non scritto perché comprensibilmente voi non potete certo licenziarvi da voi stessi. 

Sostanzialmente lei non ha accettato di diventare vostra madre, sorella, amica, confidente, mentore accogliendo con devozione la vostra richiesta in nome della vostra così rara stima riposta e questo certo deve fare proprio incazzare.

Ma, ironia della sorte, tutto è bene quel che finisce bene perché potrete così finalmente sentirvi legittimati con rinnovato ardore ad essere ciò che siete: degli ipocriti, ben adattati, inconsapevoli stronzi.

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1 commento:

suxflo ha detto...

...la tata è ormai vista come un parcheggio...si cerca il più economico e non il più sicuro..i ba mbini?!?!..."IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO"
https://www.sololibri.net/Io-speriamo-che-me-la-cavo.html