05 settembre, 2017

PAESINI PITTORESCHI 2

Faccio conoscenza con la vicina della porta accanto con cui condivido il ristretto vicolo e l’angusto ingresso di casa.
Età: vecchia immortale. Vedova? Lui vorrebbe ma no, tempo dopo imparo che è vivo ed è pure invalido. Questo marito è una perfetta scusa per ottenere qualsiasi favore da tutti tranne che da me perché non ci sono quasi mai.
Decisa a mettermi in riga mi aggancia ogni volta che entro o esco di casa.
Io somatizzo questa persecuzione. Un giorno, quando ancora non ero legittimata a parcheggiare ovunque, pur avendo un attacco di diarrea nervosa, decido di lasciare la macchina in fondo alla salita. Mi trascino su per i gradini pregando di non incontrarla. Invece mi sta addirittura venendo incontro.
Visibilmente debilitata le dico con un filo di voce che sto male e che appena mi riprendo passo a sentire che cosa vuole ma lei non può aspettare, suo marito è scivolato a terra e lei non riesce a sollevarlo. Ma sta bene ed è estate cazzo, così tiro dritto al cesso.
5′ dopo la raggiungo trafelata e smunta. ‘E’ intervenuto il parroco, SANT’UOMO!’, dice compiaciuta. Grazie a lei della mia mostruosità parleranno a lungo fino al giorno della mia redenzione…

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