28 settembre, 2017

ANCHE UN PO' MENO SPASTICA!

Al corso da bagnino c'erano mezzi atleti, diversi pallanuotisti, le sincronette e gente come me.

Faccio combriccola con un paio di ragazze e insieme ci sosteniamo a vicenda. Consapevoli delle nostre lacune decidiamo di trovarci per allenamenti supplementari: per l'apnea, per i tuffi e per esercitarci nel recuperarci.

Facciamo molti progressi ma dal confronto con tuffatrici semi-professioniste e stacanovisti del galleggiamento, usciamo sempre un po' insoddisfatte.

Arriva il giorno dell'esame: sono tutti un po' tesi; io e le mie amiche somatizziamo dolori di vario genere e salivazioni strane ma ci siamo allenate tanto che ormai rispondiamo al via come degli automi.

Ci osserviamo in silenzio: una di noi fa una respirazione strana, l'altra la copia, sembra funzionare! In realtà -scopriremo poi- la prima stava deglutendo a fatica un po' ansiosa. Passa l'istruttore che dopo tutto il corso ci conosce bene: sorride, 'ANCHE UN PO' MENO SPASTICA!' -le dice- e poi la invita a posizionarsi ai blocchi di partenza. Ci guardiamo tutte e tre, ridiamo e cala la tensione. La 'spastica' sta per partire, l'altra mi si avvicina e divertite constatiamo che quella non era una tecnica per concentrarsi: stava solo cercando di non affogarsi!'.

L'esame va alla grande: quanta suggestione.

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