16 settembre, 2017

TERMOMETRO A MARE

A 24 anni imparai a nuotare. Nuotai quasi tutti i giorni per diverso tempo. Ero ancora impressionabile ma tecnicamente preparata.

Avevo fissato a lungo il mare profondissimo dagli scogli immaginando la liberazione che avrei provato se ci fossi entrata dentro. Un oceano di emozioni mi aspettava. Ero bloccata in quella vita sbagliata e dovevo mettermi alla prova.

Non passò molto tempo che mi lasciai andare. Entrai piano nel mare e sopravvissi all'emozione. La vastità di quel mondo sconosciuto finalmente era a mia disposizione.

E se mi ero liberata da qualcosa, forse avrei potuto liberarmi ancora.

Secondo l'istruttrice di nuoto dei primi tempi era chiaro che con la mia paura dell'acqua non sarei mai stata in grado di nuotare in acque profonde, figuriamoci andare sott'acqua. Ma io sapevo cosa fare ed ebbi ragione. Feci moltissime immersioni, nel blu, sempre più giù.

Nella vita certe cose bisogna farle senza chiedere conferme. Quella fu la prima evidente dimostrazione che in qualche modo conoscevo me stessa.

Ancora oggi il mare mi aiuta a capire: se vicino a lui mi viene voglia di nuotare forse è tutto a posto e se mi sento irrequieta ed ho voglia di indietreggiare forse devo lavorare su me stessa.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Nessun commento: